La traversata del deserto continua
Una colossale farsa, l'abbiamo definita teatrino, l'abbiamo definita commedia degli equivoci, commedia dei numeri, in tutti i modi. Parte esattamente da febbraio, dalla fine di febbraio, addirittura quando il paese era stato messo in stato di emergenza il 31 gennaio 2020 e contemporaneamente, c'erano quelli che andavano a cercare di diffondere il pranzo dai cinesi: l'involtino primavera di Sala, il pranzo a Bergamo di Gori, poi Zingaretti a Lodi:
“Venite, venite, tutti a dieci euro, tutti dai cinesi, non dobbiamo discriminare.”
Io non mi stancherò mai di affermare questo, perché era il momento in cui questa epidemia che veniva dalla Cina, poteva essere bloccata definitivamente, e invece non è stata bloccata.
Poi cosa è successo, la parte fondamentale, i morti di Bergamo, i morti della Lombardia. Quando qualcuno affermava, e questo non mi stancherò mai di ripetere, di andare a vedere i numeri, di leggere bene i numeri. Quando Borrelli una sera ha detto: “Noi consideriamo tutti morti di corona virus, quelli che hanno il tampone positivo anche se sono morti di altre patologie”, la gente ha cominciato a svegliarsi, mi sono arrivate centinaia di copie di questo video di Borrelli, tanto per dire che c'è una parte del paese che è sveglia, che è intelligente, che segue. A me arrivano migliaia di vostri messaggi con gli aggiornamenti, ci sono alcuni che mi mandano continuamente gli aggiornamenti dell'Istituto Superiore di Sanità, li mandate voi, tanto per dire che non c'è solo un paese che dipende dal canale unico dominante, il paese della commessa.
A
questo proposito, vorrei fare una riflessione sui commessi. Non è che io ce
l'abbia con i commessi per il loro ruolo, per la loro attività di commessi, ma
per come si stanno comportando in questo momento. Sembra che vogliano una
rivalsa, perché loro ritengono che il ruolo che hanno avuto fino adesso sia stato
un ruolo di servizio. Io lo ritengo un ruolo utile, io non ho mai avuto niente
contro i commessi dei supermercati, anzi, li ho ritenuti sempre utili.
Ora,
no, perché loro hanno cambiato, sembra una categoria che era frustrata, che non
voleva fare quel lavoro. Sono loro che forse quel lavoro lo ritenevano
umiliante, io no. Io lo ritenevo molto utile, per la comunità, ma prima.
Loro
invece si ritenevano umiliati, ma nessuno li ha mai umiliati, ho sempre chiesto
con cortesia ai commessi, mi può dare quella merce, mi può dare una
spiegazione, io mi sono sempre rivolto a loro con estrema cortesia, non
considerandoli mai delle persone al di sotto.
Oggi
invece, cambia tutto, perché io vedo in loro questa volontà di rivalsa, questa
volontà di dire, adesso siamo noi che comandiamo, siamo noi che dettiamo legge,
siamo noi che vi trattiamo come appestati. Io ricevo centinaia di
telefonate. Quello che dico, non lo dico per mia esperienza personale, perché
io ritengo la mia esperienza personale quella di una persona, e quindi non
pubblicherei mai, io non direi mai qualcosa se riguardasse solo me. Io, tutto
quello che affermo, lo affermo, perché riguarda migliaia di persone. Se io
avessi una esperienza negativa con un commesso, con un poliziotto, non verrei
mai a dire: “Guardate come mi ha trattato quel commesso, quel
poliziotto”, perché invece io sono uno che deve parlare di tante persone.
Ho avuto almeno duemila persone che mi hanno detto: “Guarda, questa mattina
la cassiera si è rifiutata di darmi la spesa, perché mi si era abbassata la
mascherina, guarda che stamattina la guardia giurata mi ha tirato fuori la
pistola, perché non volevo misurare la temperatura, guarda che stamattina la
salumiera, mancava poco che mi tirasse tutto addosso, perché diceva che la
mascherina non era a norma, ma guarda che mi hanno fatto un urlo, perché la
mascherina la dovevo tenere su fino agli occhi, mi danno le istruzioni, mi si è
allontanata come se fossi una profuga, una che ha la peste, mi ha trattato come
una appestata e poi si è rifiutata di darmi la spesa. Non me l'ha data più, mi
ha detto: “No, lei non la merita, vada via”
Io ricevo ogni giorno telefonate di questo tipo, ma uno mi ha detto: “No, tu i commessi li devi elogiare, perché sono l'elettorato.”
No
e allora non mi conoscete bene. Allora io vi ho detto, io non scendo a
compromessi, io non elogio nessuna categoria per avere i voti, perché io sono
qui per comunicare la verità. Se io mi scaglio contro i commessi, non è perché fanno
i commessi, perché fanno i padroni, sono prepotenti, perché in questo momento
in cui la gente è smarrita, in cui la gente è stata precipitata in un baratro,
in un pozzo senza fine, senza una motivazione proporzionale, in questo
momento che la gente non ne può più, ha il terrore. Mi telefonano e dicono “Io
ho il terrore, questa mattina mi sono svegliata con l'incubo, mi ha detto una
signora, perché devo andare a fare la spesa. Solo a sapere come verrò trattata
dalla salumiera o da quella che sta alla cassa, oppure dalla guardia giurata,
io tremo.”
Non
possiamo arrivare a questo. Non possiamo assolutamente, ci vuole qualcuno che
svegli la gente e qualcuno che riprenda queste persone. Non possiamo dire la
solita politica, ma no, lascia stare, non dire male dei commessi, anche loro
votano. Non mi interessa niente, perché per me l'importante è la persona e i
suoi valori.
La
persona non può essere bistrattata, trattata a pesci in faccia. Trattata come
un appestato, come un lebbroso, allontanato, cacciato via, non può essere
trattato così in un supermercato e allora io lo devo dire. Non mi venite a dire
“Perdi i voti”, non mi interessa niente. A me non interessa niente. Il
fatto dei voti è qualcosa di conseguente, se voi pensate che io porti avanti la
verità, il bene della persona che deve essere davanti a tutti, bene, se
considerate che non è così, io non scendo a compromessi, non è negoziabile
la libertà.
Pensate
se è gestibile, come dice il Sindaco di Ancona. Per quanto riguarda le forze
dell'ordine, io vi ho detto sempre, che sto riportando quello che mi dicono.
Io
potevo anche essere trattato a pesci in faccia dalle forze dell'ordine, non è
mai avvenuto, ma se fosse avvenuto, non sarei venuto qui a protestare. Io
protesto, perché dalla mattina alle otto, fino alle due di notte, chiamano
anche alle due di notte: “Le devo raccontare cosa mi è successo!” e poi
cominciano: “Guardi che sono stato fermato da un carabiniere, mi ha
apostrofato, mi ha fatto la morale, mi ha detto, ma guardi, qui ci sono i
morti, muore i giovani, tutte queste balle che stanno dicendo poi lei sta
facendo del male, sta contagiando, deve tornare a casa e poi multe sopra multe,
addirittura a due ragazzi, cinquecento euro di multa ognuno.”
Io,
dalla mattina alla sera sento questo, e io sarei un ipocrita se solamente
ubbidissi a quello che mi dice “Guarda, tu non devi dire niente delle forze
dell'ordine, perché in certi ambienti non piace”, sarei un ipocrita.
Se stessi zitto, se non denunciassi quello che sta avvenendo.
Sta avvenendo qualcosa di molto grave! Per una finta pandemia. Per il fatto che abbiamo avuto poco più di mille morti su sessanta milioni di italiani, è stato messo il paese a ferro e fuoco. Ci hanno impedito di uscire con dei DPCM, che sono degli atti amministrativi che non valgono niente. Siamo entrati in dittatura, una vera e propria dittatura, diretta da un personaggio squallido che non è stato eletto da nessuno. Nessuno lo ha mai eletto. Né in Parlamento, né in Senato, neanche in una Circoscrizione è stato mai eletto. Lui, se invece dei DPCM, avesse chiesto al Parlamento di emanare una Legge, non l'avrebbe potuta votare, perché non fa parte del Parlamento e non fa parte del Senato, non avrebbe potuto votarla. È chiaro questo? Perché lui è stato indicato da Beppe Grillo.
Beppe Grillo. Beppe Grillo, non sottovalutiamolo, non pensiamo che è uno scemo, è un comico. No, lui è uno che ha fatto un accordo con i poteri forti, e i poteri forti vogliono che l'Italia torni indietro. Per questo fatto lui dice: “Dobbiamo tornare al passato, dobbiamo effettuare la decrescita felice” perché fa molto comodo ai paesi concorrenti che l'Italia non cresca più. Già non cresce più, crescita zero da quando c'è l'euro. Ora va indietro, va indietro, crescita negativa, meno 20% del PIL. A chi giova.
A
chi fa comodo questo pretesto per chiudere l'Italia, per distruggere
l'economia, per fare chiudere le partite Iva. A chi fa comodo adesso questa
storia del distanziamento, del plexiglas, di non poter andare in spiaggia. A
chi fa comodo? Fa comodo a chi vuole distruggere l'Italia.
E allora noi, Motore Italia, siamo la nuova grande realtà, noi diamo una risposta a tutto questo, il periodo più terribile. Un periodo senza precedenti per il fatto che siamo stati privati della libertà, della libertà di spostarci, ci hanno messo alle costole dei mastini, che ci hanno impedito, che ci hanno multato, che ci hanno umiliato, che hanno voluto mettere a K.O. la nostra dignità. Non si deve mai più ripetere questo. E noi abbiamo pensato a questo con Motore Italia che è la nuova grande alternativa, perché avete visto che c'è un partito unico.
Se
il partito di governo ha premuto sull'acceleratore per renderci schiavi, per
renderci prigionieri, perché quando qualcuno oggi mi dice: “Sta finendo la
quarantena.” Ancora andiamo dietro a questa parola sbagliata, usciamo
dalla quarantena, ma quale quarantena, la quarantena è quella che devono
sopportare, a cui sono sottoposte quelle persone che sono state contagiate. Noi
non siamo stati contagiati, non è la quarantena, è la segregazione, è la
prigionia, è il 41 bis, senza motivo, con il DPCM incostituzionale.
La Costituzione. Non siamo in guerra, solo in guerra, si può mettere in secondo piano la Costituzione. Noi non siamo in guerra, ma la Costituzione è stata messa sotto lo zerbino. E allora, noi, come Motore Italia, dobbiamo dare una risposta:
“La terrificante svolta autoritaria che si stava intraprendendo in virtù della pandemia, deve far riflettere, il riferimento ad un sistema che ha dato vita ad un vulnus senza precedenti e che troppo facilmente ha consentito alla politica di stravolgere quelle che sono le fondamenta e le Istituzioni della repubblica.”
Con un pretesto, hanno buttato via le Istituzioni, non ci sono state più, solo uno stato autoritario, una sola persona al comando, e come dicevo prima, gli altri partiti, la Lega, Fratelli d'Italia, Forza Italia, sono stati d'accordo. Non hanno gridato allo scandalo “Ma voi state costituendo una dittatura su base falsa.” Non hanno tirato fuori i dati dell'Istituto Superiore di Sanità, non li hanno sbattuti in faccia a questi luridi governanti dicendo: “Non vi permettete di stravolgere la Costituzione.” Hanno fatto peggio, addirittura Salvini è andato da Conte, quando c'era stata un'apertura per i bimbi che potevano passeggiare attorno casa, no, è andato lì e ha detto “No, deve essere ritirato immediatamente!”
Guardate
cosa hanno fatto Fontana, Fedriga, continuamente ho telefonate da Trieste,
tante telefonate che dicono guardate questo governatore della Lega, cosa sta
facendo, quindi, abbiamo avuto il partito unico della dittatura.
“E
allora noi diciamo che al fine di tutelare queste libertà, diciamo che se si
renderà indispensabile, se ci sarà realmente una gravissima emergenza, ci dovrà
essere una legge che autorizza la limitazione della libertà per un tempo
limitato.
Una
legge che autorizza, che dovrà essere VOTATA dai due rami del Parlamento a
Maggioranza Assoluta, e questa dovrà essere verificata dalla Corte
Costituzionale e poi ratificata dal Presidente della Repubblica, questi sono i
passaggi.
Se
noi avessimo avuto questi passaggi, avessimo modificato la Costituzione in
questo modo, allora, non sarebbe mai passata la riduzione della libertà di
Conte. Noi non saremmo stati mai costretti a casa, il paese non sarebbe mai
stato chiuso, quindi ci vuole una valvola di sicurezza di questo tipo perché
non avvenga mai più quello che è avvenuto.
Noi
stiamo ancora sopportando le conseguenze di qualcosa di estremamente negativo.
Le conseguenze sono il fatto che ancora non ci possiamo spostare, questa balla
del distanziamento sociale. Il distanziamento sociale, a che serve?
Perché
ci sono nuovi partiti che si stanno costituendo, c'è uno spazio del 40%.
Il
40% degli elettori, non sa chi votare, sono i delusi di movimento 5stelle,
della Lega, di fratelli d'Italia, sono i delusi di quei partiti e cercano un
nuovo partito. Un partito che affermi i Diritti della persona, il primato della
persona sullo Stato, la persona in primo piano.”
NOI, Motore Italia, questo vogliamo, questa è la nostra proposta, la proposta per fare in modo che non avvenga mai più. Noi dobbiamo entrare in Parlamento. Dire, andiamo a protestare sotto i palazzi, può essere qualcosa di dimostrativo, qualcosa d'impatto, se ci sono centinaia di migliaia di persone, ma anche con centinaia di migliaia di persone, servirà a ben poco, perché loro rimarranno sempre al comando, loro saranno dentro e noi fuori. Noi potremo urlare tutto quello che vogliamo, potremo essere tutti quelli che vogliamo, potremo essere in tantissimi, potremo urlare forte i nostri slogan, ma noi rimarremo sempre fuori, e loro dentro.
Noi
dobbiamo andare dentro. Ci possiamo andare solo con un movimento, con un partito,
con un soggetto politico che si riunisce. Decine di migliaia di persone e il
giorno dopo raccogliamo immediatamente le firme Regione per Regione per
presentarci alle elezioni, entrare in Senato e in Parlamento, chiedere la
Commissione Parlamentare d'inchiesta, su quello che è avvenuto, attenzione. Le
denunce, non serviranno a niente, le denunce hanno bisogno di un supporto
fondamentale, di un catalizzatore di efficacia ineguagliabile. La Commissione
Parlamentare d'Inchiesta, in questo modo poi le denunce andranno avanti, ma per
fare questo, dobbiamo entrare assolutamente, non ci sono alternative, dobbiamo
entrare con Motore Italia.
Il programma. Il programma è qualcosa di estremamente valido, pensate di non avere più l'Agenzia delle Entrate, che si trasformi in Agenzia delle Uscite, a caccia di quelli che stanno sprecando il nostro denaro. Pensate di pagare mille, duemila, tremila euro, di pagare un bollo, di pagare qualsiasi cosa, che poi noi elimineremo i bolli in virtù di quello che andremo a recuperare e vedere tracciato, vedere la linea rossa che ci spiega dove vanno i nostri soldi. Oggi, non è possibile, perché non lo farebbero mai, perché se uno paga trentamila euro di tasse e poi sa che quei trentamila euro di tasse, sono andati a quello che fa delle consulenze inutili, su qualcosa di inesistente per venti milioni di euro, al cugino del Ministro, perché questa gentaglia, quando arriva lì, può dare consulenze inutili a tutti, può distribuire incarichi a tutti, a nostro discapito, con i nostri soldi, allora quello diventa qualcosa di inconcepibile che noi toglieremo.
Non sarà più possibile, le consulenze saranno eliminate, abbiamo tre milioni e seicentomila dipendenti pubblici. Chi va a fare il Ministro, non deve avere bisogno di consulenti, di spendere milioni e milioni di euro in Consulenti esterni, li deve prendere e li distacca dalla Pubblica Amministrazione, senza spendere niente, questo deve essere chiaro. In questo modo noi recupereremo duecento miliardi di euro, sono gli sprechi e le ruberie nella spesa pubblica, e li destineremo alla Sanità.
Ricordate una visita medica specialistica, quanto ci vuole? Torni nel 2022. Adesso, per quanto riguarda questo covid 19, tante persone sono morte per queste misure, sono morti in più, i morti non sono in meno, sono in più, perché nessuno non è stato più curato per altre patologie. Chi aveva un principio d'infarto, prima veniva salvato, adesso, non viene più salvato, nemmeno ricoverato, muore a casa, perché è tutto covid 19.
Non
potete stare più male, non vi potete più permettere in questo momento di stare
male, perché c'è solo quello, deve cambiare, non possiamo tollerare un mondo in
questo modo.
Io vedo tutti quelli che hanno la mascherina, che vanno in giro fuori con la mascherina, quando la mascherina, fuori non è obbligatoria. Dimostrano di non aver capito niente. Noi cercheremo di aiutarli a capire, ma se non vorranno capire, li lasceremo andare, non possiamo noi tenere della gente che ci contrasta, perché costituirebbe una zavorra senza precedenti, e allora, avanti Motore Italia, l'unica grande alternativa.
(13 maggio 2020)
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