Ci siamo ancora!
Questo è il modello di una Ferrari. Una delle più grandi Ferrari di tutti i tempi. Una delle più grandi auto di tutti i tempi: una Ferrari GTO del 1962 realizzata da grandi Capitani di industria, realizzata da ingegneri, da operai, da disegnatori, realizzata da italiani. Questa auto, eravamo noi. Questa auto era l'Italia, era l'Italia, era il suo ingegno, era la sua voglia di costruire, era la sua creatività, era il suo desiderio di vincere qualsiasi sfida! Questa auto eravamo noi! Eravamo noi.
Un'Italia uscita semidistrutta dal secondo conflitto mondiale, una Nazione a vocazione prevalentemente agricola, che nel giro di pochi anni, diventa la seconda potenza in Europa. La seconda potenza Industriale. Industriale! Diventa la terra dei motori, la terra dell'Industria, la terra della creatività la terra della crescita! La crescita a doppia cifra, lo spostamento, l'automobile. Il privato, il privato che crea, che fonda le Industrie, che da lavoro, che si impegna, che crea, ogni giorno. Una crescita a doppia cifra. Era la grande Italia, un miracolo economico la motorizzazione di massa, l'Autostrada del Sole, l'autostrada dove c'è sempre il sole, non possiamo perderla, non possiamo accettare, che oggi non ci sia più.
Non possiamo accettare un governo come questo. Un governo, costituito da un Movimento fondato da un comico. Un comico che ha voluto tradurre in abitudini il nuovo sistema di vita delle sue convinzioni personali, convinzioni che non hanno niente a che vedere con il nostro paese, con il nostro modo di agire, di procedere. La sua convinzione è quella di tornare indietro, quella di tornare al passato, quando non c'era l'auto. La decrescita. La sua convinzione, quella di non lavorare. Non lavorare più. Non possiamo accettare questo. Il lavoro è fondamentale. La nostra Repubblica è fondata sul lavoro. Noi sempre, da sempre, fin da bambini pensiamo al lavoro. Fin da quando abbiamo otto, nove, dieci anni, gli amici dei nostri genitori ci chiedono: “E tu cosa farai da grande, che lavoro farai, e noi pensiamo, farò l'ingegnere, farò l'architetto, farò l'operaio, farò l'industriale e noi rispondiamo, perché il lavoro è insito in noi. È naturale il lavoro è la destinazione nostra naturale, non c'è nessun comico al mondo che può conformare un paese, in modo che non ci sia più il lavoro! Il lavoro non è necessario, torniamo al reddito di cittadinanza. Diamo a tutti qualcosa. Non c'è bisogno di lavorare. NO.
L'auto è libertà. La libertà è fondamentale. La libertà è insita in noi. Oggi, questo partito che era arrivato al 33% è crollato, perché stanno uscendo fuori quegli italiani che avevano capito, perché ci sono, perché è vero quello che noi abbiamo detto, che non sono tutti una banda di scemi. Ci sono quelli che hanno capito. Ci sono gli eredi della Grande Italia, degli anni Sessanta. Gli eredi di quelli che hanno costruito questa auto, che hanno costruito l'Italia. Non ci sono solo gli scemi che hanno votato per questo partito. Ci sono anche quelli che hanno capito di aver sbagliato e ora sono in libera uscita. Sono i voti di libera uscita. Ieri, non abbiamo perso, è stato un grande giorno, perché abbiamo capito che possiamo farcela, ce la possiamo fare. Possiamo spazzare via questa gente. Oggi ha il 7,4% se si andasse a votare ora, avrebbe il 7,4%. Abbiamo un Ministro della Sanità, anzi della Salute, che viene da un partito del 1% e pretende di gestire le nostre vite. Quelli che hanno votato NO a questo Referendum populista, creato da questo partito, Movimento 5 Stelle, per dare il fumo negli occhi per sollecitare gli istinti più bassi, per dire: “In Parlamento ci sono i delinquenti in Parlamento e in Senato ci sono i delinquenti. Allora mandiamoli via” “Bene, l'urlo del popolo, bene, bravi!”
Non è così, gli stessi Parlamentari hanno votato per auto eliminarsi, ma c'è stato un 30% di italiani, e sono anche di più, perché tanti non sono andati a votare. C'è stato un 30% di italiani, che ha detto NO, perché io ragiono. Quelli, sono gli eredi dei grandi italiani. Noi puntiamo su quelli, per risorgere, per ricostruire questo paese. Questo paese ha tanto bisogno di personalità eccellenti, ha tanto bisogno di persone ad alto livello, dopo un' onda di mediocrità che lo ha sommerso per tanti anni. Tanti mediocri hanno retto questo paese, lo hanno portato al collasso. Questo paese purtroppo, sta calando sulle sabbie mobili. Questo paese se ne sta andando, in mano ancora a governi di mediocri.
Noi possiamo salvarlo. Lasciate perdere i partiti che ci sono. Lasciate perdere quella che doveva essere l'opposizione, quella che ha detto SI al Referendum. Lasciate perdere quel centro destra che è d'accordo. E' d'accordo per affondare questo paese. Non facciamolo sprofondare. Ricordate quell'auto, quell'auto siamo noi. Siamo noi. Siamo noi italiani ci siamo ancora, ci siamo ancora. Non date ascolto ai disfattisti, a quelli che affermano: “No, è tutto finito ormai." Non è finito niente. Ricomincia tutto.
Da oggi ricomincia tutto. Venite con Motore Italia, abbiamo voluto dare questo nome che evoca questa grande terra, la terra dei motori. La terra dell'intelligenza. La terra della creatività, ed era così! A guardarla oggi, sembra la terra di un popolo che non ha capito più niente, che non capisce niente, che non è in grado di fare niente, ma non è così. Faccio appello a tutti quei voti in libera uscita, a tutti quelli che sono liberi, a tutti quelli che in questo momento vogliono ricostruire questo paese, a tutti quelli che vogliono vivere a pieno titolo, a tutti quelli che vogliono acquistare la libertà, la dignità, l'orgoglio, l'orgoglio di essere italiani!
(22 settembre 2020)
Commenti
Posta un commento