Il dovere di partecipare
Ora, è giunto
il momento delle scelte. Noi, abbiamo di fronte questa situazione
drammatica, preoccupante, che riguarda il nostro paese, una situazione, che in
questo momento ci impedisce di programmare il nostro futuro. Di fronte a
questo, noi abbiamo scelto la via maestra, la via fondamentale, la via che la
Costituzione ci indica. Noi abbiamo rifiutato degli atteggiamenti di
ribellione, dimostrazioni folcloristiche che non sarebbero servite a niente.
Abbiamo cercato in questi mesi la verità. Abbiamo ragionato, ci siamo posti domande, abbiamo
posto a noi stessi delle domande e abbiamo studiato a fondo i problemi. Questa
è stata la nostra via, sempre con l'obiettivo di riconquistare la libertà che
non c'è concessa, ma è riconosciuta dalla nostra Carta Costituzionale.
E allora in un momento in cui questa Carta
Costituzionale viene messa ai margini, noi vogliamo rifarci ad essa, seguendo
la via della Costituzione di un soggetto politico, di un partito, un
partito vero. Il 18 ottobre 2020, ci
sarà è una mia promessa. Io mi impegno di fronte a tutti oggi ad affermare a
promettere solennemente che il 18 il nostro partito sarà operativo. Non è
facile, noi non abbiamo ereditato come gli altri i partiti da quelli che
c'erano prima. Noi abbiamo dovuto costruire tutto da capo, tutto da nuovo e non
è facile, Non è facile, anche perché molti in passato hanno sempre rifiutato
questa idea di impegnarsi in politica. “Ma no la politica. Io sono”,
addirittura dicevano, “apolitico.” Nessuno può essere apolitico, nessuno, anche
parlare del traffico è politica, forse intendevano dire “sono apartitico” ma
non possiamo più stare a guardare.
Abbiamo visto in questi mesi come siamo finiti per stare a guardare, per aver rifiutato la chiamata che c'è stata da parte mia, da parte di altri. In questi anni passati ad impegnarsi seriamente in politica. Io dico seriamente, con determinazione. Voi spesso osservate dei video ironici, servono solo per rompere la tensione, quella tensione di cui noi e tanti altri siamo stati caricati in questi mesi, ma noi siamo oggi estremamente seri, e determinati nel voler realizzare questo soggetto politico. Attenzione, noi siamo presenti nei social, ma questo non sarà un partito dei social, non sarà un partito sulla carta.
Vediamo che i partiti durano lo spazio di
un mattino, ce ne sono tanti li costituiscono, durano una settimana. Sono
partiti sulla carta, li costituiscono solo per accedere in certi casi alle Istituzioni,
sono partiti che non hanno iscritti, li presentano, ma non c'è niente dietro. Per
noi non deve essere così, noi dobbiamo avere una ampia partecipazione, un
retroterra partecipativo enorme. Io vi chiedo per questo le iscrizioni a questo
soggetto politico. Un soggetto politico che oggi è indispensabile. È sotto gli
occhi di tutti quello che ha fatto, anzi, che non ha fatto l'opposizione.
Non c’è bisogno che io stia qui a ripetere. Basta guardare gli spot, basta
guardare i post delle opposizioni, trovate gli stessi ingredienti che ci sono nei
post, nei comunicati della maggioranza. Sono allo stesso livello.
C0è un'ampia parte del paese che sta
diventando maggioranza e questa ampia parte del paese non è rappresentata, non
si ritrova nei post, nei pensieri nei discorsi dell'attuale opposizione. Non si
ritrova in questo Governo, non si ritrova nelle violazioni quotidiane della
Costituzione. Noi abbiamo il punto fermo della Costituzione anche per la
libertà di parola che è fondamentale, l'articolo 21 della Costituzione che ci
permette di mettere in discussione qualsiasi persona. Io ho detto, uno dei
punti focali del nostro programma è quello di abrogare quella legge del 1930
che impedisce di poter metter in discussione e di criticare la prima carica
dello Stato. Ma se fossi io la prima carica dello stato, la prima cosa del
mio mandato, sarebbe di chiedere al Parlamento di abrogare subito quella legge,
perché anche il numero uno in un paese deve essere messo in discussione, questa
è la Democrazia.
E allora io vi dico, questo soggetto
politico deve essere consistente, io non vado lì, come hanno fatto altri che in
questo momento hanno incarichi istituzionali ai massimi livelli che possono
condizionare la vita di tutti noi, io non vado lì per prendere un prefisso
telefonico come risultato della partecipazione alle elezioni. Non mi interessa
il 2% il 3% non mi interessano, se siamo in quella via, smettiamo. Noi dobbiamo
conquistare un risultato a doppia cifra. Noi non abbiamo i mezzi per farci
conoscere in questo momento, ma li troveremo. Noi partiremo il 18 ottobre 2020 con
il nostro Congresso nazionale.
Noi vogliamo riconquistare la libertà. La
libertà è qualcosa di insopprimibile, non si vive senza libertà, è come l'aria che
si respira, senza libertà non c'è l'aria, la vita non ha senso. Senza la possibilità di organizzare il
nostro futuro, la vita non ha senso. Pensate un attimo in questo momento, noi
non abbiamo la sicurezza del futuro di qui neanche a due mesi. Noi non sapremo
dove saremo, come saremo fra due tre mesi. Questo non può succedere in un paese
civile. Noi vogliamo che la civiltà ritorni. Noi vogliamo che i Diritti Umani
ritornino. Noi vogliamo la mattina
poter assistere, senza aver un retro pensiero di angoscia, al sorgere del sole.
Abbiamo un paese bellissimo con spiagge, monti,
mari, con bellezze architettoniche, un paese con una grande tradizione
culturale pensiamo a Dante, a Michelangelo a Leonardo da Vinci. Un paese con una
grande tradizione industriale, un paese che ha saputo cambiare la sua identità
un paese che ha saputo approfittare addirittura delle rovine causate da una
guerra per ricostruirsi, per diventare la seconda potenza industriale in Europa
e stava per arrivare ad essere la prima. Noi non vogliamo più freni alla
creatività, all'ingegno, allo sviluppo di questo paese, ce ne sono stati troppi
in questo passato, siamo stati frenati, un freno derivato da una fiscalità che
ha portato le partite IVA, i lavoratori autonomi a dover chiudere in molti casi,
a non poter più lavorare, a dover andare all’estero.
Deve ritornare la libertà di impresa,
l'inviolabilità del patrimonio personale, sia mobiliare che immobiliare, anche
fosse piccolo, anche una piccola abitazione, anche una piccola cifra, non
possono e non devono essere toccati da uno Stato che deve stare ai margini. Non
più statalismo.
Noi abbiamo come simbolo l’Agenzia delle
Uscite, perché l'Agenzia delle Uscite. È un significato anche morale, etico,
che pone il cittadino in primo piano, il cittadino che ha un organismo che
controlla come vengono spesi i suoi soldi. Noi oggi non siamo considerati niente, siamo considerati dei soggetti
che devono pagare, pagare fino a 860 miliardi di euro di tasse, senza sapere dove
vanno a finire questi soldi, senza avere i destinatari finali, le fatture
elettroniche di come questi soldi sono spesi. È una mancanza di rispetto.
Come è una mancanza di rispetto conoscere
che ci sono stati decine di migliaia di morti nel 2018 per infezioni ospedaliere.
È una mancanza di rispetto il fatto che se uno deve effettuare un esame medico specialistico,
se uno si trova nella condizione più difficile della sua vita, si trova a star
male, gli dicono: “Torni fra 2 anni, a meno che non paga tutto” e questo non è
rispetto. Noi vogliamo che torni rispetto nei confronti del cittadino, che deve
essere al centro è lo Stato umile e rispettoso ai margini a fornire servizi al cittadino.
Noi prevediamo un abbassamento delle tasse per le imprese, vogliamo essere
la nuova Irlanda, che addirittura chiama dall'estero le imprese.
In questo momento i nostri se ne vanno.
Siamo arrivati a livelli elevatissimi, se voi andate a vedere le imposte Dirette
e Indirette, siamo oltre l’80% un limite che non è più tollerabile. In questo momento siamo troppo distratti,
sapete da cosa siamo distratti e non pensiamo più a una economia che sta
andando a rotoli, un debito pubblico che sta aumentando di giorno in giorno,
una disoccupazione che sta aumentando a livelli esponenziali. Noi dobbiamo dare
un nostro impulso, un nuovo impulso al nostro paese. Noi lo possiamo fare, perché
siamo alla ricerca della parte sana e intelligente degli eredi di quelli che
hanno fatto risorgere l'Italia nel dopoguerra.
Ci sono ancora, sono in silenzio non
vogliono mettere la faccia, hanno paura. Non abbiate paura, in questo momento
noi dobbiamo essere forti, noi dobbiamo costituire questo nostro soggetto politico
che come ho detto non deve essere sulla carta, non deve essere sui social, deve
essere nel territorio, forte, presente nel territorio. Prevedo la presenza di
coordinatori Regionali, Provinciali. Venite con noi per salvarci, ci salviamo
la vita. Ci diamo un nuovo futuro, possiamo di nuovo costruire il futuro per
noi, per i nostri figli, per i nostri nipoti, per i nostri parenti per i nostri
posteri.
Possiamo far ripartire l'Italia, l'umanità.
Lo possiamo fare, perché è il popolo che conta, da secoli è così, sono i
Governi ad avere paura dei popoli, e non il contrario. In questo momento stiamo
andando contro natura, facciamo ritornare la normalità, la nostra normalità del
vivere.
Io vi dico che possiamo farcela, anzi ce
la faremo è scritto che ce la faremo perché una Nazione,
l'umanità stessa, non possono subire battute d'arresto. Sarà difficilissimo,
sarà complicatissimo, ci sarà da lavorare giorno, notte, ci sarà da battersi in
tutti i modi, ma alla fine noi vinceremo. Vincerà l'intelligenza, vincerà la Libertà,
vincerà la verità, perché questo è scritto. Avanti Motore Italia, è il nuovo
soggetto politico. Aumentate di giorno in giorno le iscrizioni a Motore Italia.
Solo se riusciremo a raggiungere una presenza con una percentuale a doppia cifra
avremo la possibilità di risorgere e l’Italia risorgerà. (21 settembre 2020)
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