Il nostro programma senza burocrazia

 

 

Si può fare leva sugli istinti più bassi di un popolo, sull'invidia, sull'ignoranza, sull'incompetenza, sul non conoscere come è organizzato un paese. Si può fare leva lì, per urlare, urlare al linciaggio: “Guardate lì in Parlamento ci sono quelli che non fanno niente. Ci sono i mafiosi, i banditi, i ladri, i delinquenti, stanno lì, prendono i soldi, la poltrona, la poltrona!” E urlano, urlano, e il popolino ci casca: “Si, si, è vero, mandiamoli via! Mandiamoli via! E loro stessi, ci cascano, loro stessi, vanno sull'onda: “Se il popolino chiede le nostre teste, noi al 97% diciamo via mandiamoci via, via tutti, e quelli che hanno lanciato questa cosa, lo hanno fatto per distrarci, perché mentre si depurava l'Italia, tagliando dei Parlamentari, che poi si dovrà provare che non facevano niente, che erano dei banditi, che stavano lì solamente per la poltrona, per arricchirsi si dovrà provare questo!

Mentre si lanciava al popolo questa moneta, il popolo, correva a prenderla. E mentre il popolo raccoglieva, questa moneta, si faceva lo Spesometro, gli indici ISA, si entrava nei Conti Correnti, si metteva in atto la confisca dei beni, per chi aveva un reddito più alto, inventato, e continuava sempre il fatto del Reddito presunto, del Reddito inventato, dell'onere della prova a carico nostro, con la balla della lotta all'evasione, e continuava. L'eliminazione dell'auto privata, gli incentivi all'auto elettrica al 2% del mercato, mentre oltre il 70% delle concessionarie di auto, rischia la chiusura, con 150.000 disoccupati. Ma no, il popolo è impegnato a prendere le monete che lancia Movimento 5 Stelle: Via! Via! Via quelli che rubano tutto, tagliamo, tagliamo!

Dal Referendum, si aspettavano l'unanimità. I partiti sono andati tutti dietro, Meloni, Salvini, Berlusconi, il nemico di Movimento 5 Stelle, ha detto Si! Si! Come Movimento 5 Stelle. Avevano paura di dire No, avevano paura di dire: “Ma questa cosa non è chiara.” Non hanno avuto un minimo di coraggio per dire andiamo ad analizzare veramente se questi non fanno niente, se questi stanno lì a perdere tempo, se prendono lo stipendio, vediamo se è una cosa solo inventata per distrarre questo popolo, questo popolo che in questi ultimi tempi, non ha capito niente di niente, in tanti ambiti. E allora sono andati tutti dietro, invece c'è stata una parte di italiani... E allora questa sera tanti mi hanno detto: “Abbiamo perso, perso. Ha perso il No!” Ma il No doveva essere il 3%, ci doveva essere unanimità al 97% come sono stati i parlamentari, che hanno votato per la loro eliminazione. Se loro rappresentano il popolo, se i parlamentari rappresentano in popolo e al 97% hanno votato per eliminarsi, allora il 97% degli italiani, doveva votare SI! È chiaro il passaggio? Non è così, loro non rappresentano il popolo, perché non è stato il 97% degli italiani a votare Si, ma il 70%, non arriva al 70%. E il 30%?

Quella, è la grande vittoria, non è stata una sconfitta! No, dovevano essere il 3%, se noi andiamo a vedere la regola della rappresentatività, se loro che ci rappresentano, votano al 97% Si, ci doveva essere un risultato speculare. Non c'è stato. C’è un 30% che ha capito tutto, non sono riusciti ad andare a stuzzicare quegli istinti più bestiali, quegli istinti che portano all'invidia, all'odio, a dire: “No, quello lassù, io non ce lo voglio, perché io sono qui, non sono stato eletto, quello invece, comanda, quello guadagna.” Quello è l'istinto, l'invidia, l'ignoranza. Per il 30% non ci sono riusciti. C'è un 30% di gente intelligente, quello che noi abbiamo sempre detto. Non è vero che c'è un popolino stupido che non sa niente, che non capisce niente, che ubbidisce, che dice Sì a tutto, ci sono le regole. C'è un 30% che ragiona, che capisce, che è meno anti parlamentare degli stessi parlamentari, e noi a quel popolo, puntiamo.  Noi siamo un soggetto politico vero. Ho visto il programma di un altro soggetto politico, è tutto basato sulla Sanità, sembra il partito degli ospedali!

Noi consideriamo la sanità, la salute, essenziale, ma c'è tanto altro, c'è la libertà, c'è il lavoro, c'è l'economia, c'è l'industria, c'è la partecipazione, c'è il futuro, c'è la volontà, la creatività, il fare, il costruire, l'essere. L'essere cittadini sovrani, sovrani. Sentite quanto è bella questa parola, come scivola, Sovrani, Sovrani! È quello che ci spetta, ce lo dice la Costituzione, non è una mia invenzione, noi siamo Sovrani. Non c'è nessun partito, nessun partito guidato da un comico da avanspettacolo che può distrarci, che può lanciare al popolo delle monete, in cui c'è scritto: “Guardate, quelli stanno rubando, mandiamoli via, guardate, via, la casta! Loro sono la nuova Casta. Sono la casta dell'appiattimento sono la Casta che porta il Comunismo peggiore. Quel Comunismo che non dava il futuro, che non creava la volontà, perché tu sapevi quando nascevi, che non ti potevi alzare, che saresti rimasto a terra, che non potevi crescere, che non potevi raggiungere elevati obbiettivi, dovevi rimanere lì a terra, e questo loro vogliono riproporre. Niente lavoro, niente lavoro, il lavoro non serve, c'è il reddito di cittadinanza, il reddito di cittadinanza ti dà la possibilità di vivere, ma diciamo noi come devi vivere, te lo diciamo noi, siamo noi ad organizzare la tua vita.

Abbiamo avuto l'esempio oggi che il 30%, a queste cose non ci sta. Abbiamo una base. Questo 30% non si sente rappresentato da nessun partito, quasi tutti i partiti, compresi quelli del centrodestra, hanno detto di votare Si. Loro non li hanno votati, loro sono indipendenti, il 30% degli italiani, va oltre, va oltre i luoghi comuni. Va oltre gli specchietti per le allodole.

Noi siamo verso una nuova alba. C'è stato un losco, bruttissimo periodo che noi dobbiamo chiudere. Siamo chiamati ad agire per chiuderlo, perché noi dobbiamo riprendere il cammino. Perché noi dobbiamo essere liberi di costruire il nostro futuro. In questo momento, questa libertà di costruire il futuro non ce l'abbiamo. Sentiamo fortemente che le nostre vite ci sfuggono, sono sospese. Non le teniamo più noi, sono disgiunte da noi, sono sospese. Dobbiamo riprenderle. Dobbiamo riprendere le nostre vite, lo possiamo fare.

Solo un soggetto politico nuovo che si occupi di mettere la persona al centro, che si occupi di ridare sovranità a questo popolo, che si occupi di industrializzare di nuovo un paese deindustrializzato. Che faccia in modo che i lavoratori autonomi, possano realizzare un'attività in cinque minuti. Aprono il computer e aprono un'attività in cinque minuti. Noi lo faremo. Noi abbiamo questo programma, eliminare tutta la burocrazia, scaveremo una buca di cento metri e ci butteremmo dentro tutto quello che è burocrazia. La burocrazia sparirà per sempre. È qualcosa di inutile che ha fatto tanto male al nostro paese. Deve sparire. Il nostro programma ha tutto quello che di positivo ci può essere per un uomo oggi.

Noi vogliamo dare una prospettiva, una grande prospettiva a questo paese e insieme all'umanità che deve ricominciare a camminare in modo autonomo. La libertà sarà al primo posto. Niente e nessuna cosa potrà limitare la libertà. La libertà non potrà mai essere limitata, sarà ribadito nella Costituzione. Libertà al primo posto. Venite con noi il 18 ottobre 2020 il nostro partito parte. Il nostro partito inizia il cammino, iscrivetevi, state con noi. Dateci forza, perché noi abbiamo intenzione di cambiare questo paese. Lo vogliamo fare e lo faremo. Lo faremo. Non ci fermeremo di fronte a niente, non ci fermerete. Niente si può fare per fermarci, lo faremo, lo faremo, perché è in gioco tutto quello che riguarda le nostre vite, il nostro futuro, il futuro dei nostri posteri. Avanti. Motore Italia, è l'unico partito che farà opposizione a questo sistema. (22 settembre 2020)




 


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